Il Parlamento Europeo, in seduta plenaria, ha definito la sua posizione sulla Direttiva Rinnovabili
Il 17 gennaio in seduta plenaria il Parlamento europeo ha votato per definire la propria proposta di revisione della direttiva Rinnovabili. A questo punto essendo già stata definita la posizione del Consiglio, lo scorso 18 dicembre 2017, potrà avere luogo il trilogo tra gli organi dell’Unione Europea per la revisione definitiva del Pacchetto Clean Energy Package.
Per quanto concerne la Direttiva Rinnovabili il parlamento ha approvato di:
- innalzare da 27 a 35% l’obbligo vincolante di produzione da FER a livello unionale rimandando a vincoli nazionali
- ampliare la definizione di autoconsumatore di energia rinnovabile anche a gruppo di clienti consorziati nell’ambito di un’area residenziale, commerciale, industriale e dei sistemi di distribuzione chiusi
- introduce la definizione di comunità produttrice/consumatrice di energia rinnovabile (local energy community)
- rendere possibile l’applicazione di regimi di sostegno tecnologicamente neutrali o, in casi particolari, specifici per tecnologia
- vincolare gli Stati Membri alla pubblicazione di programmi quinquennali contenenti eventualmente le tempistiche, le quantità, la dotazione economica e le tecnologie ammesse
- rafforzare il principio di salvaguardia dell’investimento, in modo che le condizioni di sostegno alle FER non subiscano revisioni che ledono la sostenibilità economica dei progetti esistenti e nuovi
- ridurre la capacità che beneficia dei regimi di sostegno per gli impianti ubicati in altri Stati Membri
- limitare a massimo tre anni i tempi per il processo autorizzativo di impianti di potenza superiore a 1 MW ed al massimo 1 anno per impianti di dimensioni comprese tra 50 kW e 1 MW o in repowering
- concedere autorizzazione agli impianti sotto i 50 kW previa notifica al gestore della rete di distribuzione (che equivale ad estendere l’attuale modello unico per il FV integrato a tutte le tecnologie FER)
- istituire un’unica piattaforma di informazione online che illustri procedure amministrative (one stop shop)
- autorizzare l’autoconsumo senza applicazione di oneri o di imposte e l’uso dell’energia immagazzinata senza la loro duplicazione
- modificare i requisiti necessari per la costituzione della local energy community estendendo la partecipazione anche ad altri soggetti prima esclusi
- chiedere a ciascuno Stato membro di aumentare la quota di energia rinnovabile destinata al riscaldamento e al raffrescamento di almeno 2 punti percentuali ogni anno
- imporre il vincolo di assicurare nel settore trasporti il 12% del consumo finale da FER entro il 2030 per ciascuno Stato Membro
Per ulteriori approfondimenti si rimanda alla pagina dedicata del Parlamento Europeo