DM Energy Release – Avviso GSE e GME per accreditamento imprese o aggregatori

Lo scorso 16 settembre il Ministero della Transizione Ecologica ha adottato il DM “Energy Release” allo scopo di aiutare le aziende italiane a fronteggiare il caro bollette.

Il provvedimento rappresenta un’opportunità per le aziende italiane del comparto industriale.

Sarà, infatti, possibile stipulare un contratto con il GSE (Gestore dei Servizi Energetici) andando a bloccare per 3 anni fino al 30% dell’energia consumata ad un prezzo fisso “calmierato” pari a 210 €/MWh, che potrebbe essere ridotto a 180 €/MWh in allineamento a quanto previsto nel regolamento europeo 2022/1854.

Il contratto di cessione dell’energia con il GSE è un contratto puramente finanziario e non è alternativo al normale contratto di fornitura a copertura dei prelievi di energia dalla rete per il fabbisogno elettrico di un’impresa.

I principali passi della procedura dell’Energy Release sono:

  • L’accreditamento dell’impresa o dell’aggregatore presso la piattaforma del Portale ER-Energy Release, al fine di individuare i soggetti partecipanti;
  • La partecipazione alla procedura di assegnazione svolta dal GME;
  • La stipula del contratto di cessione dell’energia elettrica per differenza a due vie con il GSE.

La data di apertura del Portale ER-Energy Release al fine di consentire la presentazione delle richieste di accreditamento per partecipare alla procedura di assegnazione è fissata alle ore 9.00 del 22 novembre 2022. Il termine ultimo per la presentazione delle richieste di accreditamento è fissato alle ore 9.00 del 5 dicembre 2022 (news GSE e avviso GSE per l’accreditamento).

Per maggiori dettagli visitare la sezione dedicata all’Energy Release sul portale del GSE

La partecipazione è aperta a tutte le imprese che consumano energia elettrica. Le aziende con un consumo superiore ai 3.340 MWh/anno (corrispondenti a 3,340 GWh) possono partecipare al meccanismo in forma diretta, mentre quelle aventi un consumo inferiore possono partecipare in forma aggregata, tramite un soggetto aggregatore.

Per accedere all’incentivo sarò necessario determinare la propria quota di energia elettrica pari al 30% della media dei consumi degli ultimi tre anni, calcolati come sommatoria dei volumi di energia elettrica prelevati dalla rete e di quelli eventualmente autoconsumati, gestire tutte le relative incombenze burocratiche e possedere almeno uno dei seguenti requisiti:

  • cliente finale le cui utenze si riferiscono a unità locali operanti nei settori di attività economica oggetto di calcolo della produzione industriale da parte dell’Istituto nazionale di statistica (ISTAT);
  • cliente finale PMI;
  • cliente finale energivoro;
  • cliente finale energivoro in Sardegna/Sicilia;
  • cliente finale partecipante al servizio di interrompibilità elettrica in Sardegna/Sicilia

Il meccanismo del contratto di cessione per differenza a 2 vie

Qualora la media mensile dei prezzi di vendita di MGP* (ossia i prezzi zonali) risultasse superiore al prezzo calmierato di 210 €/MWh, ad es. 260 €/MWh, il GSE dovrà riconoscere all’impresa la differenza tra 260 e 210 €/MWh (cioè 50 €/MWh) per il volume dell’energia aggiudicata nel mese.

Qualora, invece, la media mensile dei prezzi di vendita di MGP risultasse inferiore al prezzo calmierato di 210 €/MWh, ad es. 170 €/MWh, l’impresa dovrà riconoscere al GSE la differenza tra 210 e 170 €/MWh (cioè 40 €/MWh) per il volume dell’energia aggiudicata nel mese.

* MGP, è il Mercato del Giorno Prima, ovvero la borsa elettrica del mercato spot che determina per ciascuna ora del giorno successivo il prezzo dell’energia.

Quali sono i vantaggi per un cliente tipo?

Ipotizzando che l’impresa abbia acquistato lo scorso 15 novembre il fabbisogno di energia del 2023 ad un prezzo di circa 310 €/MWh ed ipotizzando che la media mensile dei prezzi di vendita di MGP del 2023 risultassero pari a 300 €/MWh, l’impresa avrebbe risparmiato 90 €/MWh sui volumi di energia aggiudicatasi tramite l’Energy Release.

Se ipotizzassimo un utente con consumo medio al POD di 3.340 MWh, questi potrà richiedere al massimo una quota di Energy Release di 1.000 MWh (30 % del consumo al POD). Questo utente potrà, quindi, beneficiare nel 2023 di un risparmio pari a 90.000 €/anno. In modo analogo l’impresa avrebbe l’opportunità di beneficiare dei risparmi da Energy Release anche negli anni 2024 e 2025.

L’impresa che non supera la soglia del consumo medio al POD di 3.340 MWh può partecipare all’Energy Release tramite l’aggregatore.

Clausola di risoluzione contrattuale

L’art. 5 comma 3 lett. e) del DM “Energy Release” prevede “la facoltà di recesso, senza penali, con effetto dal primo giorno del mese successivo alla comunicazione di recesso e la facoltà per il cliente finale di modificare annualmente la quantità di energia ritirata”.

Di fatto il MITE ha previsto che l’impresa possa risolvere il contratto di cessione dell’energia stipulato col GSE senza penali, qualora i prezzi di vendita dell’energia di MGP dovessero tracciare fortemente verso il basso. Una tale flessibilità raramente è contemplata

Quali sono i compiti dell’aggregatore?

  1. Individuare le aziende da aggregare per raccogliere la soglia minima di energia per l’accesso;
  2. Quantificare i possibili risparmi generati dal meccanismo;
  3. Raccogliere le informazioni necessarie alla partecipazione al bando come da documento allegato (Prelievo medio di Energia Elettrica nel triennio 19-21, Qualifica di impresa energivora, Classificazione come PMI, Partecipazione al meccanismo di Interrompibilità Elettrica in Sicilia o Sardegna);
  4. Iscrivere il cliente al portale GME con copertura dei relativi costi;
  5. Iscrivere il cliente alla Bacheca PPA con copertura dei relativi costi;
  6. Iscrivere il cliente GSE con copertura dei relativi costi;
  7. Prestare le Garanzie al GME richieste per la presentazione dell’offerta;
  8. Supportare il cliente nella scelta strategica sul quantitativo da bloccare al prezzo fisso (massimo il 30% dei consumi);
  9. Partecipare all’asta per l’assegnazione della quota Energy Release;
  10. Reportistica mensile sull’andamento dei prezzi di mercato e calcolo del beneficio Energy Release;
  11. Gestione delle fatturazioni GME e GSE;
  12. Analisi dei previsionali di prezzi e confronto sulle decisioni strategiche (cessione parziale o totale dei quantitativi);
  13. Gestione dei rapporti regolatori e normativi con il GSE.

Quali sono i vantaggi dell’aggregatore?

  1. L’aggregatore espleterà tutte le pratiche burocratiche (accreditamento, partecipazione, reportistica e rapporti con GSE);
  2. L’aggregatore offrirà servizio di reportistiche sulle dinamiche di mercato per il monitoraggio dei prezzi;
  3. L’aggregatore permetterà all’impresa di avere flessibilità nella gestione del contratto di cessione.

Al di fuori dall’aggregato al cliente finale in questa stessa situazione resta solo l’opzione 3.

In allegato trovate una presentazione che riassume il meccanismo e per ogni ulteriore approfondimento o chiarimento potete far riferimento all’ing. Michelangelo Lafronza (con e-mail all’indirizzo michelangelo.lafronza@anie.it).