Anie Rinnovabili: un bond per il rilancio del settore

Milano, 10 giugno 2014Strategia energetica nazionale, efficienza energetica, fonti rinnovabili e sviluppo energetico sostenibile sono stati i temi affrontati nel corso di un tavolo di confronto che si è tenuto ieri a Milano presso la sede di ANIE Confindustria.

L’associazione ANIE Rinnovabili, nata recentemente con l’intento di riunire le aziende che operano nel campo dell’energia da fotovoltaico, eolico, mini idraulico, biomasse e geotermia, si è fatta promotrice dell’incontro, a cui hanno partecipato rappresentanti del mondo politico, membri confindustriali, esponenti di associazioni e aziende che operano nel settore.

Nel corso dell’evento, il Presidente di IFI Alessandro Cremonesi ha inoltre espresso la volontà da parte del Comitato di aderire ad ANIE Rinnovabili.

Molte delle proposte su sviluppo dei sistemi di accumulo, smart grid e misure per promuovere l’efficienza energetica, illustrate nel corso del dibattito, hanno trovato il favore anche di Confindustria (rappresentata in loco dal Direttore Politiche Industriali Andrea Bianchi e da Massimo Beccarello) e del mondo istituzionale. All’incontro ha partecipato anche il Senator Gianni Pietro Girotto, membro della X Commissione Industria Senato, che si è impegnato a portare le istanze di ANIE presso le sedi di discussione competenti.

Siamo molto soddisfatti di questo incontro – ha dichiarato Claudio Andrea Gemme, Presidente di ANIE Confindustrianonché di aver trovato un interlocutore istituzionale competente, che possa farsi portavoce del sentiment del mondo industriale nei confronti di alcuni provvedimenti di estrema attualità. Innanzitutto sulla norma “taglia bollette”, conosciuta anche come “spalma incentivi”, ANIE ritiene che non si debba procedere ad una rimodulazione ulteriore dei meccanismi incentivanti. ANIE Confindustria – ha proseguito Gemme – è favorevole invece ad un meccanismo di emissione di bond che coinvolga il GSE e la Cassa Depositi e Prestiti. Una misura, di fatto, più efficace perché consente di incidere sulla componente A3 della bolletta, ovvero quella degli oneri di sistema che garantiscono dei risparmi molto più ingenti e immediati.”

La ricetta di ANIE Rinnovabili per lo sviluppo del settore delle energie rinnovabili è molto semplice: innanzitutto, uno snellimento burocratico, realizzabile a costo zero, mediante una semplificazione delle procedure autorizzative, di connessione e di accesso alla rete che porterebbe a una diminuzione dei costi degli impianti FV fino al 15-20%. È necessario poi, così come più in generale nell’industria italiana, facilitare l’accesso al credito per le imprese, per esempio con l’introduzione di un fondo speciale (come il Fondo Rotativo di Kyoto) per garantire tassi agevolati. Costituirebbero inoltre una fonte di benessere per il comparto altre misure, quali l’estensione della detrazione IRPEF al 50% anche ai soggetti giuridici e il supporto incentivante alla sostituzione dell’amianto.

Anche in questo incontro abbiamo ribadito a gran voce che quello che serve all’Italia è la pianificazione di una serie di azioni per lo sviluppo del settore industriale delle fonti energetiche alternative, che deve prescindere da interventi limitati e dalla portata insufficiente come la norma cosiddetta “spalma incentivi” – ha affermato il Presidente Gemme. – Per fare questo, occorre che il nostro Paese torni a riprendersi un ruolo di primo piano nello scenario europeo, orientando e non subendo le scelte comunitarie. Ne va di tutta nostra industria manifatturiera, che è la seconda in Europa.”