Esito seconda procedura DM FER

Assegnato solo il 60% dei contingenti di potenza. Improcrastinabile la semplificazione degli iter autorizzativi. Necessario revisionare il DM FER

Milano, 3 giugno 2020 – “La notizia era attesa dal mercato, ma non si prevedeva che accadesse già alla seconda tornata.” secondo Alberto Pinori, Presidente di ANIE Rinnovabili “Non ci si può neanche appellare ai ritardi da lockdown, dato che la seconda procedura si è tenuta durante il mese di febbraio”. Il verdetto del secondo bando è emblematico: assegnato solo il 60% della potenza disponibile pari a 872 MW; gli impianti in asta ed a registro si sono aggiudicati rispettivamente il 72% ed il 30% della potenza disponibile. Solo i contingenti dei registri del Gruppo A e del Gruppo B sono andati completamente saturati.

Secondo ANIE Rinnovabili la semplificazione degli iter autorizzativi non può più attendere. Ciò però non è sufficiente se non è accompagnato da un cambiamento di approccio verso le tematiche ambientali. Nonostante l’opinione pubblica è ben consapevole del beneficio che le fonti rinnovabili apportano all’ambiente, gli operatori del settore quotidianamente si scontrano con la burocrazia degli iter autorizzativi. Sarebbe buona prassi almeno rispettare le tempistiche previste dalla normativa vigente, ma purtroppo così non è.

La semplificazione passa anche attraverso la revisione del DM FER; per l’Associazione sarà importante riallocare la potenza non assegnata, in particolare prevedendo di spostare quella inutilizzata dal gruppo A2 al gruppo A e di incrementare il numero di bandi almeno con altre due sessioni in modo da recuperare il tempo necessario a far autorizzare gli impianti.