Dossier FV 2014
È oramai giunto alla terza edizione il nostro documento programmatico che quest’anno ha cambiato nome. Le precedenti versioni portavano una numerazione (2.0 e 2.1) che stava ad indicare la fase di passaggio da un mercato incentivato ad un mercato senza incentivi. Oggi il fotovoltaico compete ad armi “quasi” pari con le altre fonti di energia.
Negli ultimi mesi si sono andate definendo una serie di misure normative e quindi opportunità che ridefiniscono in maniera importante l’approccio di chi offre impianti fotovoltaici ed i relativi servizi energetici: detrazione fiscali, SEU, accumuli, autoconsumo, agevolazioni con Sabatini bis, scambio sul posto.
L’obiettivo del Dossier FV 2014 è quello di ricapitolare in maniera sintetica i passaggi compiuti dal mercato del fotovoltaico (e delle rinnovabili in generale) e le prospettive di sviluppo. Inoltre, allo scopo di fare luce sui sussidi ricevuti dalle fonti fossili negli ultimi anni e dei loro costi esterni (esternalità), abbiamo raccolto ed incrociato informazioni provenienti da diverse autorevoli istituzioni mettendo in evidenza il fatto che tutte le fonti, in maniera e tempi diversi, hanno ricevuto e continuano a ricevere sussidi nonostante il loro impatto ambientale continui ad essere elevato. Ne riportiamo qui di seguito alcuni estratti.
RINNOVABILI E FOTOVOLTAICO
La produzione di energia da fonti rinnovabili sta diventando sempre più competitiva. Gli investimenti globali in progetti di energia rinnovabile sono cresciuti a un tasso annuo di circa il 26% durante il periodo 2004-2011: da $ 40 miliardi a $ 318 miliardi. Dopo un calo nel 2012 (-16%) e nel 2013, gli investimenti attesi torneranno ai livelli del 2011 per poi superarli intorno al 2015. Quelli per la tecnologia solare fotovoltaica continuano ad essere i più cospicui.
L’industria italiana è riuscita ad installare in pochi anni oltre 550.000 impianti fotovoltaici grazie ad installatori e progettisti qualificati: quasi il 90% di questi impianti sono sui tetti di famiglie o a servizio di piccole aziende. Nei mesi ed anni a venire il fotovoltaico sarà sempre più integrato nel sistema elettrico e con le altre tecnologie che ivi partecipano. Basti pensare al ruolo del fotovoltaico per lo sviluppo dei sistemi di accumulo, quello delle smart grid e dello sviluppo delle tecnologie elettriche (pompe di calore, piani cottura a induzione, scaldabagni elettrici, sistemi di condizionamento aria) che contribuiscono ad aumentare la quota di autoconsumo dell’energia elettrica prodotta dall’impianto fotovoltaico.
ESTERNALITÀ DELLE FONTI FOSSILI
Secondo una ricerca del Fondo Monetario Internazionale, il costo esterno per la produzione di energia da:
•carbone antracite è quantificabile in 8,9 €cent/kWh
•10,7 €cent/kWh per il carbone lignite;
•4,9 €cent/kWh per il gas naturale;
•0,3 €cent/kWh per la produzione di energia da vento,
•0,2 €cent/kWh per la produzione idroelettrica
•1,2 €cent/kWh per la tecnologia fotovoltaica.
•per l’energia nucleare il valore varia da 0,1 €cent/kWh a 320 €cent /kWh, correlato alla potenziale gravità di un incidente nucleare e dal potenziale rilascio di materiale radioattivo.
SUSSIDI ALLE FONTI FOSSILI
Una recente analisi dell’OCSE ha stimato i volumi del supporto dato alle fonti fossili sotto forma di agevolazioni ed esenzioni fiscali, a cominciare dai trasporti marittimi e ferroviari, per arrivare al settore degli autotrasporti, quello agricolo e forestale, i mezzi pubblici e le compensazioni dati a persone residenti in aree di sfruttamento o scarsamente servite dalle infrastrutture energetiche. Si tratta di una stima parziale, che analizza solo alcuni settori per i quali è stato possibile acquisire i dati. Nel 2011 in Italia l’insieme di queste agevolazioni (praticamente tutte in favore dei prodotti petroliferi) equivale a mancate entrate per circa 2,1 miliardi di euro.
A breve il documento integrale sarà scaricabile da questo sito